11 modi per prendersi cura del pavimento pelvico in menopausa
Il pavimento pelvico, questo sconosciuto. Pur essendo uno degli organi fondamentali del benessere e della fisiologia di tutto il corpo, di recente definito anche come “muscolo della felicità”, è uno dei più ignorati e sottovalutati per quanto riguarda conoscenza, prevenzione e allenamento.
Eppure, è il primo a risentirne e ad andare in sofferenza non appena il corpo subisce un’alterazione come degli eventi traumatici e un cambiamento fisico o anche psicologico.
Ricordo che quando insegnavo il pilates, disciplina perfetta per coinvolgere il pavimento pelvico in maniera attiva dall’inizio alla fine dell’allenamento grazie alla sua tecnica di respirazione forzata, spesso dedicavo la parte finale della sessione a pratiche di consapevolezza e gestione attiva dei suoi muscoli.
Il mio scopo era quello di allenare le donne a sentirlo, a riconoscerlo e a prenderci confidenza, perché se non sai cosa è o dove si trova, quando arrivano i tempi bui della menopausa non potrai riconoscere certi segnali di sofferenza, né sapere come prendertene cura.
Quando ci si avvicina o si entra in menopausa, tra i tanti cambiamenti fisici e sfide che la donna deve affrontare si annovera anche il deterioramento del pavimento pelvico che, è bene ribadirlo, non a tutte causa la stessa sofferenza.
Il pavimento pelvico è costituito da muscoli, legamenti e tessuti che sostengono organi come la vescica, la vagina, l'utero, l’uretra e il retto che durante la menopausa e con il passare degli anni risentono delle modifiche del corpo e del declino degli estrogeni che comporta una perdita di tono muscolare ed elasticità dei tessuti causando tre principali problemi:
- incontinenza urinaria, può verificarsi in modo involontario durante un colpo di tosse, uno starnuto o mentre si pratica attività fisica. Questo può accadere per la debolezza dei muscoli pelvici che non riescono a sostenere adeguatamente la vescica.
- prolasso degli organi pelvici, si verifica quando uno o più organi pelvici si spostano dalla loro posizione normale e premono contro la parete vaginale. Questo può causare sensazioni di pressione o disagio nella regione pelvica e può essere associato a incontinenza urinaria o difficoltà nell'evacuazione intestinale.
- disfunzione sessuale, può verificarsi a seguito di secchezza vaginale, atrofia, perdita di libido, dolore nei rapporti, infezioni vaginali e cistiti.
Anche in questo settore la tecnologia è andata avanti. Esistono diversi trattamenti, prodotti e soluzioni non chirurgiche efficaci per affrontare i disturbi di questa area e migliorare nettamente la qualità della vita, l’importante è capire come muoversi in base al proprio livello di patologia per non soffrire o sopportare inutilmente. Vediamo quali sono gli 11 modi per prendersi cura del pavimento pelvico in menopausa ma anche prima, in quanto molti di questi sono azioni finalizzate alla prevenzione oltre che al trattamento.
CONTROLLI
Spesso le donne in menopausa trascurano i controlli ginecologici perché pensano di non averne più bisogno oppure perché la visita è diventata più dolorosa di un tempo. Invece gli esami ginecologici regolari, il pap test annuale, rimangono fondamentali anche durante questo periodo perché solo così è possibile identificare precocemente certe problematiche, intervenire in modo tempestivo, ricevere consigli e trattamenti adeguati.
Oltre al ginecologo, altre figure di riferimento a cui rivolgersi per prendersi cura del pavimento pelvico sono il chirurgo proctologo/colorettale, il sessuologo, l’urologo, l’uroginecologo, il neurologo, lo specialista in terapia del dolore e della riabilitazione come il fisioterapista specializzato e, aggiungo per esperienza personale, anche il posturologo, in quanto la variazione dell’assetto del pavimento pelvico può provocare disfunzioni della postura e dell’equilibrio, rigidità, infiammazioni, bruciori e dolori cronici muscolari.
Non è da trascurare nemmeno il controllo ciclico dei valori del calcio e della vitamina D, oltre alla MOC, per verificare la salute ossea.
2. ESERCIZIO FISICO
Lo yoga e il pilates sono le discipline principe per imparare a prendere consapevolezza del pavimento pelvico, grazie all’accento posto sulla respirazione e sull’attivazione dei suoi muscoli da mantenere durante tutta la durata del movimento.
E’ necessario anche un training focalizzato sul rafforzamento muscolare tramite i pesi per migliorare la densità minerale ossea. Ci sono poi una serie di esercizi mirati per il pavimento pelvico noti come esercizi di Kegel, che possono essere estremamente utili per rafforzare i muscoli di questa zona e migliorare il controllo della vescica. Questi esercizi coinvolgono la contrazione e il rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico e possono essere eseguiti ovunque e in qualsiasi momento.
3. TERAPIA ORMONALE
Sotto controllo medico, è un’opzione terapeutica efficace per mitigare diversi sintomi della menopausa compresi quelli associati al pavimento pelvico. Prevede la somministrazione di ormoni (estrogeni e/o progestinici) al fine di compensare la carenza di tali sostanze durante la menopausa.
4. PRODOTTI
Ci sono diversi prodotti in commercio, dai gel lubrificanti agli ovuli e alle applicazioni topiche di acido ialuronico fino agli integratori specifici, che possono alleviare i disturbi del pavimento pelvico causati dalla menopausa e che possono essere inseriti previo consiglio medico nella propria routine quotidiana.
Un’attenzione particolare in menopausa va data anche alla scelta dei detergenti intimi da usare quotidianamente, che devono essere delicati e rispettosi della mucosa che in questa fase della vita spesso si assottiglia diventando particolarmente ricettiva e sensibile alle infiammazioni, al bruciore, alla secchezza e al prurito.
Tra questi suggerisco il detergente intimo Gynelia Hydra a base di lisato di lattobacilli, aloe fermentata e fico d’india siciliano.
Si tratta di una formulazione naturale e vegana studiata appositamente per le donne in menopausa che hanno bisogno di un complesso fortemente idratante e di elevata concentrazione per riequilibrare la flora batterica, che può essere usato tutti i giorni e più volte al giorno, addirittura con applicazioni locali da lasciare agire qualche istante prima di risciacquare.
Fa parte di una vasta linea di prodotti beauty per la cura della pelle dedicati alle donne di diverse età di Sikelia Ceutical, brand sostenibile siciliano che ha fatto del fico d’india raccolto sul territorio l’ingrediente principe delle sue nuove formulazioni per l’alta capacità lenitiva e protettiva che lo rende simile all’acido ialuronico.
5. DISPOSITIVI
Esistono dispositivi come i pesi, le palline e i coni vaginali, che possono essere utilizzati per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico. Questi dispositivi vengono inseriti nella vagina e richiedono contrazioni muscolari per mantenerli in posizione.
6. RADIOFREQUENZA
Si tratta di una tecnologia non invasiva e non dolorosa che offre una certa velocità nel raggiungimento dei risultati sfruttando il principio fisico della trasformazione di onde elettromagnetiche in calore. Questo ripristina il potenziale energetico della membrana cellulare, stimola la produzione di collagene e aumenta l’efficacia contrattile dei muscoli del pavimento pelvico. Si raccomandano almeno quattro sedute, una ogni 14 giorni, della durata media di 20 minuti.
7. LASER TERAPIA - MONNALISA TOUCH
È un raggio laser che porta a un foto-ringiovanimento funzionale della mucosa vaginale stimolando l’aumento di produzione del collagene e quindi l’idratazione e l’elasticità. Normalmente si fanno tre trattamenti a distanza di un mese l’uno dall’altro, anche se il numero dipende dalla situazione di partenza.
8. ELETTROPORAZIONE
Anche questa è una tecnologia non invasiva e non dolorosa, basata su un impulso elettromagnetico che favorisce l’assorbimento senza aghi di un principio attivo attraverso la pelle garantendo una più alta concentrazione ed efficacia solo nelle zone interessate.
9. PRP
Dopo aver trovato applicazione nel settore medico-estetico (ringiovanimento del volto, caduta dei capelli), il trattamento con plasma ricco in piastrine (PRP) autologo (cioè derivato dalla stessa paziente) sta conquistando nuovi spazi per risolvere anche le problematiche relative alla regione vulvare e vaginale. Si tratta quindi di un trattamento di biorigenerazione di circa 20 minuti, privo di effetti collaterali, che prevede un prelievo di sangue, la preparazione del PRP mediante centrifugazione, eventuale anestesia local, e ripetute iniezioni del prodotto nello spessore della cute della regione vulvare.
10. TOTAL PHYSIO
Anche questa è una soluzione non chirurgica per il trattamento del dolore, il recupero muscolare del pavimento pelvico, la mobilità, l’incontinenza e i principali disturbi genitali. Una innovazione che permette tramite campo magnetico focalizzato e pulsato ad alta intensità, un trattamento confortevole e indolore eseguibile attraverso gli indumenti e senza l’ausilio di un operatore. A lungo termine risulta efficace anche su sarcopenia e osteopenia.
11. STILE DI VITA
Apportare alcune modifiche al proprio stile di vita è fondamentale per contribuire a ridurre certi sintomi, come mantenere un peso corporeo sano, curare l’alimentazione, evitare il fumo e ridurre il consumo di caffeina e alcol.
(*collaborazione)
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